Facebook affina l’arte del 3D, ecco come.

Facebook affina l’arte del 3D, ecco come.

Grafici e designer di tutto il mondo, unitevi! Avrete di che divertirvi! Da oggi infatti sarà possibile creare e condividere su Facebook, post e modelli tridimensionali estremamente realistici, che siano oggetti bombati, squadrati o con una superficie di vetro o di metallo.

Ma il 3D non è una novità in casa Zuckerberg. Il suo figlioccio Facebook infatti aveva già implementato i post 3D a ottobre, la novità interessa pertanto la risoluzione. Stavolta vi sembrerà davvero di avere una vera bottiglia di birra dentro al computer, con le sue sfumature vitree e l’etichetta incollata!

Come è possibile? Molto semplice: grazie all’introduzione del supporto al formato gITF 2.0, che permette la compressione delle dimensioni dei modelli o rendering 3D senza diminuirne la qualità.

Ci sarà davvero da sbizzarrirsi, statene certi. Grazie infatti a questa novità, si potranno utilizzare trame, illuminazioni dettagliate, e caricare i file direttamente su Facebook in 3D. Attenzione però, il sistema operativo per ora testato è quello di Sony, mentre per Android e iOS bisogna aspettare. Facile però intuire che, con tutta probabilità, gli smartphone più comuni potranno usufruire presto di questa funzione.

Chi ha inventato questo supporto? La madre del formato gITF è la Khronos Group, che ha sviluppato un sistema facile, intuitivo e compatibile con molti strumenti. Sarà inoltre possibile realizzare foto profilo tridimensionali sfruttando la propria fotocamera o le foto in cui si è taggati. Come vedete dalle foto in movimento al 3D il passo è stato breve.

Facebook quindi strizza l’occhio ai creativi, per cercare di ritrovare il fascino di un tempo e avvicinare nuove leve. Il futuro parla 3D, e il social più popolare sarà presto invaso da immagini sempre più realistiche e dettagliate, che l’utente potrà esaminare in tutte le sue angolazioni col cursore del proprio mouse, come se le avesse davanti davvero.

Insomma, tutti gli oggetti caricati sembreranno reali, ma attenzione. Tornando alla birra precedentemente nominata, ricordatevi che potete solo esaminarla a 360 gradi col mouse, e non tirarla fuori con le mani. La realtà aumentata ancora non è in grado di soddisfare la vostra sete.

nadia
metaforicamente@gmail.com
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